X Legislatura – Tornata del 27 maggio 1868
sul prodotto lordo denunciato dai proprietari. Egli è perciò che i municipi dei comuni stessi rivolgono al Parlamento una petizione affinchè, valutate
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generale sia chiusa, giacchè egli stava per dar lettura dell'articolo primo della nuova proposta della Commissione.
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Siffatta domanda, per la maniera colla quale veniva presentata dall'onorevole Cadolini, lasciava luogo a qualche dubbia interpretazione; egli aveva
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quest'argomento, mi pare che egli non si penetri bastevolmente delle angustie dell'erario, le quali richiedono pronti ed efficaci provvedimenti.
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avuta piena ragione. Ed egli soggiungeva che, con questo bill d'indennità che noi stiamo per dare, aggraveremmo la loro condiziona invece di favorirla
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Farini. Egli è fuor di dubbio che, finchè non conosceremo le intenzioni del Governo su questi argomenti, se, cioè, voglia fare qualcosa per
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non sia presente. Perorando in favore dei monaci, egli adoperò alcune frasi le quali peccavano assai di esagerazione.
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chiamato la legge del 7 luglio 1866 legge sterminatrice, legge feroce, più feroce di quelle della Rivoluzione francese; legge che, egli, ministro di un
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Dirò poi poche parole in risposta ad una dichiarazione dell'onorevole Farini. Egli diceva che l'onorevole Mancini aveva dichiarato non esserci
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dell'amministrazione del culto, non ci sia altro da aggiungere. Egli ha citata l'opinione dell'amministratore generale del culto, il quale nella relazione del 27
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nelle sue conclusioni egli ha risposto che studierà la questione e che vedrà se sia il caso di presentare a tale effetto un progetto di legge, io sono
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Egli richiedeva inoltre al guardasigilli l'altra condizione, che presentasse un disegno di legge per la soppressione delle confraternite, e per la
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Infatti egli è questione controversa nella Camera se, allorquando si discutano i bilanci, si abbia diritto o no di introdurre nei medesimi
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Cadolini. Io debbo fare osservare alla Camera come l'onorevole guardasigilli testè abbia dichiarato che egli intende che questo progetto di legge sia
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che con laconismo telegrafo-aereo, di cui egli ci ha dato lodevolissimo esempio.
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Ora, a mio parere, sino a che egli parla come ministro di grazia e giustizia, avrà forse ragione nel pronunciarsi in questa guisa; ma quando egli
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Egli dice: questo che vi proponiamo è un atto di giustizia, e se tale vi sembra, voi lo dovete approvare, o se tale non vi sembra, voi potete
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posso menargli buoni i suoi pensamenti per ciò che riguarda le confraternite. A cagion d'esempio, egli disse che la legge stabilisce che queste
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deputato Cadolini; ma se egli crede di darvi invece l'interpretazione di una proposta sospensiva, io la metterò ai voti.
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Ora, non vi pare egli sufficiente che questo chierico, per la condizione in cui ordinariamente si trovava, non abbia maggior diritto a pensione di
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Ma debbo però invitare lui ed i suoi colleghi della Commissione a voler un po' rifare l'articolo. Egli parla di graduazione; ebbene su questo terreno
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, egli è certo che i fautori di Roma possono implorare, ma non pretendere da noi pietà e misericordia!
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Macchi. Egli si trova dinanzi ad una Chiesa potente, ad una Chiesa della maggioranza, ad una Chiesa dello Stato, ad una Chiesa privilegiata, ed è per
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A questo proposito, mi spiace di non vedere al suo posto il generale Cadorna, il quale spero si sarebbe alzato in sussidio della mia tesi. Egli ha
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parole di un illustre defunto, di Massimo D'Azeglio, e mi sono ripetuto a me stesso ciò che egli allora diceva. Egli diceva: oggi per essere cavaliere
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Io non vengo adesso certamente ad attribuire all'onorevole Macchi l'intenzione, l'idea di volere adoprare questo stratagemma; certamente egli
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Ma, mio Dio, io prego l'onorevole Macchi a riflettere egli stesso al… ho paura di adoprar parole troppo risentite; sono un po' imbarazzato, perchè
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egli pretende, ora che la Camera ha già mostrato di aderire alle opinioni svolte dagli oratori che hanno sostenuto il progetto di legge col voto dei
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L'onorevole Macchi ha ragionato, secondo me, movendo da un'ipotesi al tutto insussistente. Egli ha detto: sono aboliti i frati. Ma, mio Dio, le leggi
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argomenti; soltanto, essendo egli nato in Toscana, io gli citerò l'autorevole giudizio dato dal Consiglio di Stato della Toscana. Il Consiglio di
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egli ha detto che tutti quelli che potevano presentarsi con una fede o con una dichiarazione rilasciata da autorità religiosa potessero avere parte
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ad ogni senso, non dirò d'amicizia, ma di convenienza; non dirò verso di me, ma verso il Parlamento. Imperocchè egli ebbe a chiamare assurda (e ciò
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Cortese. Io ho domandato la parola quando parlava l'onorevole Puccioni, e mi proponeva di rispondere brevemente alle osservazioni che egli ha fatte
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con cui egli voleva far credere che io avessi proposto quest'emendamento per far respingere la legge. Il deputato Massari mi conosce abbastanza, e mi
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Io son sicuro che egli non avrà alcuna difficoltà di dichiararlo alla Camera.
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Mannetti. L'onorevole Macchi ha detto che egli conosce le mie opinioni, ed io spero che i voti da me dati per tre anni consecutivi le abbiano fatte
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legge civile; egli certo avrà delle buone ragioni per tranquillarci su questo riguardo; ma se le cose stessero nei termini in cui le ha poste l'attuale
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egli, che di croci ne ha assai, e di diversi Ordini e di varie dimensioni.
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Del resto, creda pure l'onorevole Massari che nei principii di libertà io non credo di essere a lui secondo. Egli mi conosce da molto tempo, egli sa
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fossero quali egli crede, io sarei perfettamente d'accordo con lui.
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Ma badate, egli soggiunge, bisogna, ciò non ostante, mandare quest'articolo alla Commissione perchè procuri di aggiungere qualche disposizione atta a
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in qualche parte non gli piaceva, egli poteva proporre un emendamento, anzichè ricorrere al mezzo di combattere ciò che supponeva essersi detto dal
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essere previsto il caso di cui egli si preoccupa, per cui la minoranza crede che, non essendoci altro caso previsto sinora, non dobbiamo comprendere una
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Accademia della crusca
